Sostiene Pereira ha tutte le caratteristiche per
essere considerato un romanzo di matrice tedesca, in particolar modo molte sono
le strizzate d’occhio che l’autore, Antonio Tabucchi, fa a Thomas Mann, non a
caso vissuto negli anni in cui si svolge la vicenda, e ad una delle sue opere più
importanti: La Montagna Magica.
Il nome
dello scrittore tedesco infatti è esplicitamente citato nel romanzo: “Ho notato che stava leggendo un libro di
Thomas Mann […] è uno scrittore che amo molto” dice Pereira ad Ingeborg
Delgado, una signora ebrea incontrata durante un viaggio in treno. Non a caso La Montagna Magica si apre con la
descrizione del viaggio in treno del protagonista, Hans Castorp, verso il
sanatorio di Davos; non a caso il successivo treno su cui Pereira salirà lo
condurrà proprio verso un sanatorio dove, oltre alle terapie talassoterapiche,
vengono curati anche i tubercolosi, proprio come nel sanatorio svizzero del
romanzo di Mann.